Al Mar Rosso con Santina 31 Ottobre – 8 Novembre 2010

IL CIELO CI AIUTERÀ

26mo Viaggio di Santina

Mar Rosso 31 Ottobre – 8 Novembre 2010

ascolta questa bella canzone: http://www.youtube.com/watch?v=DuXB1a3NBCw&feature=player_embedded#at=117

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Album Mar Rosso

 I. PREMESSA. HO TANTA FIDUCIA E SONO CERTA CHE IL CIELO CI AIUTERÀ Mentre sto mettendo mano al diario del 26mo viaggio di Santina al Mar Rosso dal 31 Ottobre all’8 Novembre 2010, ricevo da mio zio P. Luigi, il fratello di Santina, un meraviglioso regalo: è una lettera scritta da mamma ben 48 anni fa. Mio zio missionario saveriano stava per essere ordinato sacerdote negli Stati Uniti, il 29 Settembre 1963, mia mamma scrive a lui una struggente lettera in cui parla dell’ultimo mese di vita di mio padre Egidio. La lettera è del 23 Settembre 1963 e mio papà morirà dopo un mese il 24 Ottobre 1963 (Cfr Tabella cronologica di quell’anno). Parlando del nostro viaggio al Mar Rosso ed al deserto del Sinai, il luogo della prova per il Popolo ebraico, penso che una premessa così bella ed efficace non poteva esserci. Prima di descrivere le serene giornate trascorse al Mar Rosso e nella Penisola del Sinai, il luogo in cui viene messa alla prova la fede del Popolo dell’Alleanza, studiare per alcuni paragrafi l’anno 1963, sarà certamente di grande efficacia per ben comprendere l’esperienza di Santina. Prima di tutto presentiamo i tre documenti di quell’anno: la lettera di Santina, il necrologio per la morte di Egidio apparso sul quotidiano  L’Eco di Bergamo,  ed una tavola cronologica riassuntiva per ben collocare gli avvenimenti.

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LA LETTERA DI MAMMA AL FRATELLO MISSIONARIO  23 SETTEMBRE 1963 Carissimo Don Luigi

         Finalmente mi decido a mandarti nostre notizie che tu da tempo aspetterai, ai ragione, mi ti assicuro che è proprio per mancanza di tempo, Egidio è tornato dall’Ospedale i 27 del mese scorso, ma non guarito, l’o portato a casa ancora molto seriamente ammalato in ospedale è rimasto un mese ed è diminuito di 8 chili immaginati come sarà ridotto, il suo referto medico parla di Blastomatosi, una parola che mi fa tanto paura (tu dai vocabolari potrai capire di che si tratta) i medici mi dicono continuamente che è una malattia molto difficile da spiegarsi, ma che può riprendersi ancora io ho tanta fiducia nella Madonna che ce lo lasci ancora per molto tempo, ma per ora non da segno di miglioramento, non a più neanche la forza di sedersi a mangiare siamo messi veramente male, ma ti ripeto ho tanta fiducia e sono certa che il cielo ci aiuterà, i bambini crescono sani e buoni, io sto bene ma dovrei dormire neanche la notte per poter arrivare dappertutto, pazienza; se rispondi a questa mia ti prego di non accennare niente di ciò che ti ho detto e di quanto capirai perché Egidio non pensa a nulla di grave ma solo di guarire presto per i suoi bimbi, anche se scrivi a casa non dire niente perché anchessi non sanno tutto. Carissimo Don Luigi penso che quando riceverai questa lettera tu avrai già passato quel momento solenne che da anni desideri e noi ti mandiamo tanti tanti auguri io non so come esprimere la gioia che sento il saperti sacerdote e di più Missionario sento che il Signore mi aiuterà ancora di più anche per questo ora che celebri tutte le mattine ricorda anche il mio sposo ed anche me perché possa avere tanta serenità e coraggio perché tante volte mi sento proprio mancare. Con questa lettera ti abbiamo spedito un piccolo dolce specialità di Bergamo gradiscilo è Egidio che te lo manda e con tanti auguri da parte sua da me e dai bambini ricevi tanti baci affettuosi e tanti pensieri cari il giorno 29 non potendo tua sorella Santina andare a Sforzatica ti facciamo celebrare una S Messa in tuo onore.

(Ora lo scritto è custodito gelosamente nella mia Bibbia 25.01.2011)

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 NECROLOGIO DE’ L’ECO DI BERGAMO DEL 25 OTTOBRE 1963Dopo lunghe sofferenze, sopportate con cristiano coraggio e con fiduciosa serenità, si è spento nella sua abitazione alla mezzanotte tra mercoledì e ieri, il signor EGIDIO GINAMI, che aveva 39 anni. Da cinque mesi ormai una grave malattia ribelle ad ogni cura e che già nei tempi passati lo aveva a più riprese prostrato, lo costringeva a letto. Ancora nel fiore dell’età, circondato dalla famigliola che si era formato da soli cinque anni, si era docilmente rassegnato alla volontà del Signore che con entusiasmo aveva servito nella sua vita di tutti i giorni. Fin da bambino, infatti, venuto a Bergamo dalla nativa Calolziocorte, aveva incominciato ad aiutare il padre che dal 1928 al 1957 fu Sagrestano del Duomo. Uscito dalla prima adolescenza, Egidio Ginami si era impiegato dapprima come fattorino, quindi come custode della Curia, a questo incarico, che svolse sempre con entusiasmo e con vivo senso di responsabilità, dedicò gli ultimi 20 anni, la maggior parte della sua vita. Ora il Signore l’ha chiamato a Sé perché Lo ami e Lo serva più da vicino. In quest’ora di dolore la famiglia de L’Eco di Bergamo è vicina alla giovane sposa, ai due tenerissimi figli, a tutti i parenti, cui esprime il più sincero e cristiano conforto.

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CALENDARIO MINIMO DELL’ANNO 1963 NELLA VITA DI SANTINA

GIORNO SETT. DATA AVVENIMENTO
Lunedì 29 Aprile 1963 Nasce Maria Carolina
Sabato 27 Luglio 1963 Egidio entra in ospedale
Martedì 27 Agosto 1963 Egidio esce malato dall’ospedale: Blastomatosi
Lunedì 23 Settembre 1963 Lettera a P. Luigi per sua ordinazione
Domenica 29 Settembre 1963 Ordinazione sacerdotale P. Luigi
Mercoledì-Giovedì 23-24 Ottobre 1963 Morte di Egidio
Venerdì 25 Ottobre 1963 Necrologio L’Eco di Bergamo

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 II. LA PROVA DELLA FEDE DI SANTINA: L’ANNO 1963Da questa tavola riassuntiva si può proprio evidenziare, come ho avuto modo di trattare in precedenti pubblicazioni su Santina (Roccia del mio cuore è Dio, Marietti 2005, fino a giungere a  La Speranza non delude Paoline 2009) che l’anno 1963 fu un anno di grande prova per Mamma, in cui il Signore ha chiesto di vivere a Lei profondamente la propria fede. Ella, dopo la gioiosa nascita di mia sorella Carolina, va in contro alla morte del proprio marito, contrassegnata da una lunga e debilitante malattia. Dopo non molto tempo perderà anche la sua amata Mamma Alessandra che ancora oggi invoca e per la quale prega. La perdita dello sposo Egidio viene affrontata da Santina con una grande forza d’animo. Santina decide subito di non risposarsi più e inizia così a vivere da quell’anno la Castità perfetta; inoltre Santina piomba in un profondo disagio economico anche per questa sua ostinata scelta di castità e rimane da sola ad affrontare un futuro economico non facile, ma di grande durezza ed asperità. Mia Madre vive così profondamente il consiglio evangelico della Povertà, che da quell’anno contrassegnerà la sua semplice esistenza. Infine Santina è costretta ad una formidabile Obbedienza quella della dura realtà. E’ costretta a lasciare il lavoro di custode della curia diocesana ed a trasferirsi nella nostra piccola mansardina nella quale viviamo da 48 anni. Mamma vive lì ben più della metà della sua vita e trasforma quel misero appartamento in un caldo nido di amore per i propri due piccoli figli (Carolina alla morte di mio padre aveva 6 mesi ed io 2 anni e 10 mesi).

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Senza quel durissimo anno ritratto così bene nella bella lettera ritrovata, non potremmo capire nulla della vita attuale di Santina. Il suo dolce sorriso inizia a spuntare dalle amare lacrime versate nel 1963, nella dura ascesi di purificazione che Santina in quegli anni intraprende e conduce per tutta la sua vita. Santina vive nel 1963 il suo Sinai, prima di giungere al Calvario del 2005. Su questi due monti, in questi due anni 1963 e 2005 vi è il segreto della sua contemplazione di Dio. In questa introduzione vogliamo affacciarci nell’anno 1963 attraverso la porta costituita dallo scritto di Mamma. Cosa emerge dalla lettera? Da una lettura accurata emerge il fatto che mia Madre è assolutamente consapevole che il marito stia molto male e probabilmente vicino alla morte: l’o portato a casa ancora molto seriamente ammalato;  siamo messi veramente molto male… Santina sceglie come atteggiamento il silenzio davanti a questa grande sofferenza: non parla con i suoi parenti, parla poco con P. Luigi. Ancora una volta il silenzio è il protagonista della sua vita, come lo è oggi! In quel silenzio Santina matura fede e preghiera: ma ti ripeto ho tanta fiducia e sono certa che il cielo ci aiuterà. Mamma non si dimentica della Madonna e confida in Lei: io ho tanta fiducia nella Madonna.

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Nella lettera vi è però anche la gioia per il fatto che l’amato fratello sarà presto ordinato sacerdote, preludio delle lacrime di gioia del 21 giugno 1986, quando io verrò ordinato sacerdote, il giorno più bello della sua vita; ecco cosa scrive a mio zio: io non so come esprimere la gioia che sento il saperti sacerdote e di più Missionario sento che il Signore mi aiuterà ancora di più anche per questo ora che celebri tutte le mattine ricorda anche il mio sposo ed anche me perché possa avere tanta serenità e coraggio perché tante volte mi sento proprio mancare. Dunque la fede di mia Mamma da sempre è stata connotata da un grande amore per i sacerdoti e in quella lettera ben traspare. Altro tratto significativo dell’umanità di Santina è l’amore per i suoi bambini: i bambini crescono sani e buoni. Infine la sua meravigliosa umanità traspare dai saluti, invia al fratello lontano come regalo per la sua prima messa un dolce tipico di Bergamo ti abbiamo spedito un piccolo dolce specialità di Bergamo gradiscilo è Egidio che te lo manda e con tanti auguri da parte sua.  Il suo tratto diviene pur nella discrezione del suo silenzio molto dolce nella chiusura della lettera con la quale dice da me e dai bambini ricevi tanti baci affettuosi e tanti pensieri cari . Santina nella sua vecchiaia, come ben dice la mia nipote Martina, sarà attenta a regalare piccole caramelle a tutti: ai figli, ai nipoti ed ai sacerdoti! Di più nelle lettere che invia a me la chiusura è sempre quella di un tenero bacio. Una donna formidabile che sa unire forza morale, grande tenerezza in una sapiente sintesi di preghiera, fede e stile di vita secondo i consigli evangelici. Questa è la donna che giunge in vacanza al Sinai per un periodo di riposo e preghiera. Questa introduzione non poteva mancare per ben capire tutte le iniziative che intraprendiamo con Santina!

III. IL DESERTO DEL SINAI E LA PROVA DEL POPOLO EBRAICOIl popolo ebraico viene messo alla prova nel deserto del Sinai, la prova della fede dura 40 anni. Anni di privazione e sofferenza per essere in grado di entrare nella Terra Promessa. Con Santina abbiamo trascorso sulle rive del Mar Rosso una settimana di riposo e di preghiera, meditando sul peccato e sulla prova del Popolo eletto. Il Deserto del Sinai ed il Mar Rosso accolgono la povere disabile ed offrono una confortante ospitalità in una cornice di una stupenda natura. Eravamo venuti al Sinai con due propositi quello di visitare la sacra montagna e quella di godere una meritata pausa di distensione. Mentre mi trovo con Santina al Mar Rosso mi viene in mente il periodo di una settimana che avevo trascorso da solo tanti anni fa vicino al Monte Sinai, il diario di quelle esperienza era finito in un mio vecchio libro dal titolo suggestivo Seguo il mio Re, una regola di vita per giovani. Questa volta il deserto mi offre più impegnativamente il confronto con Santina e la sua radicale essenzialità, la stessa che si legge in questo meraviglioso panorama di deserto e di questo immenso mare blu. Purtroppo non siamo potuti andare pellegrini al Monte Sinai perché mamma non si è sentita bene.

IV. UN IMPROVVISO MALORE A SHARM EL SHEIK

Domenica 31 Ottobre abbiamo celebrato la messa alla Madonna dei Campi e poi il pomeriggio abbiamo cercato di riposare per prepararci al lungo viaggio. Purtroppo il volo ha avuto un enorme ritardo. Io sono sceso in aeroporto alle ore 19,00, ma la partenza per la povera Santina è avvenuta solo alle ore 24,00. Mamma è scesa in aeroporto alle ore 23,00. Durante il viaggio non ha mai chiuso occhio e così dopo un viaggio molto disturbato da persone maleducate siamo atterrati in Egitto. Dopo aver caricato Santina con tanta difficoltà sul pullman, mamma ha retto abbastanza bene i pochi chilometri, ma alla discesa del grande pullman sviene. Io e Olinda ci guardiamo atterriti e comincio a scuoterla e con un forte ceffone la sveglio. Poverina è molto stanca e io sono spaventato. Proviamo la pressione, tutto va bene. Chiamo l’Italia, il dottor Iacovoni mi dice di fare un elettrocardiogramma, ma non è possibile, l’ospedale è un po’ lontano. Allora portiamo Mamma alla camera di albergo e la facciamo dormire, si addormenta esausta. Verso mezzogiorno Santina sorride piena di vita e di gioia. Il peggio è passato, ma prendo la decisione di non portare mamma al Monte Sinai, è troppo rischioso per Lei. Poverina, questi meravigliosi viaggi portano qualche preoccupazione, questa è la seconda volta che mamma non si sente bene in viaggio: la prima era stata a Madrid per il viaggio a Fatima, e la seconda volta è nel suo ventiseiesimo viaggio! Quante difficoltà abbiamo incontrato e come mamma ha saputo ben reagire ad esse, sembra che Lei sia particolarmente addestrata a superare le difficoltà e a vincere le più gravi prove, come era capitato nell’anno 2005. Grazie Gesù per aver concesso a Mamma di riprendersi da questo brutto momento e di vivere bene con noi a Sharm el Sheik! Legato a questo malore di Mamma vi è uno degli avvenimenti spirituali più alti del viaggio. Le ore seguenti allo svenimento di Santina nel mio cuore vi è molta preoccupazione. Siamo lontani da un ospedale, siamo in Egitto e comunque la medicina non è quella di Bergamo, e se si sentisse male nuovamente?

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Forse ho compiuto una grande imprudenza a portarLa qui, così lontana da casa: sono quattro ore di aereo, è la destinazione più lontana raggiunta da Santina da dopo l’intervento chirurgico… Solo il passare delle ore e la serenità di Mamma porteranno piano, piano pace nel mio cuore. Sono preoccupato e sono preoccupato della salute e della fragile vita di Mamma. Olinda esce per una breve passeggiata e allora interrogo Mamma: “Santina che dici di una bella confessione per iniziare questa vacanza fatta di riposo, ma anche di preghiera?” Mamma con grande felicità mi risponde di sì. Frequentemente mia madre ha ricevuto il sacramento della Riconciliazione in diversi luoghi e in occasioni di grandi feste, ora Santina riceve questo sacramento nel deserto del Sinai, luogo di purificazione per il Popolo ebraico. Al termine del rito, diciamo insieme un’Ave Maria e riempio mamma di baci. Ma amministrare quel sacramento diviene per me uno stimolo a rivedere anche la mia misera vita fatta di peccato, di tradimenti, di meschinità. Mi raccolgo in preghiera, come sovente mi capiterà in quei giorni e comincio a ripetere una giaculatoria guardando la mia vita e confrontandola con quella di mamma: diverse sono le giaculatorie che ripeto lentamente quasi a purificare il mio cuore:  Guarderanno a colui che anno trafitto, quando sono debole è allora che sono forte, la virtù non sta nel non cadere ma nel rialzarsi cento mille volte, dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia. In te Signore ho sperato che non sia confuso in eterno. Ritorna la pace nel mio cuore e iniziamo così il meraviglioso e sereno periodo di riposo, riflessione, preghiera e cordialità.

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V. GIORNATE DI DISTENSIONE

Il nostro albergo Hilton Shark Bay si trova a Sharm el Sheik, direttamente su di una spiaggia privata. Dista 10 minuti dall’aeroporto e 12 chilometri dalla famosa Naama Bay. La nostra vacanza prevedeva la partenza in aereo da Bergamo; forse l’unico punto negativo di tutta la vacanza e forse anche responsabile del malore di Santina è stato il viaggio in aereo nella notte fonda e con una variazione di orario importante. Fortunatamente tutto si è risolto bene. Le nostre giornate al Mar Rosso erano scandite dalla preghiera: preghiera del mattino, Angelus a mezzogiorno, rosario, messa, preghiera della sera. Personalmente poi svolgevo le altre pratiche di pietà: meditazione, breviario, lettura spirituale. Dopo la colazione alle ore 10, ci recavamo al bordo della piscina dove mettevamo Santina a prendere un po’ di sole, non è il sole forte e bruciante di agosto, ma quel dolce tepore di novembre. Dopo un paio di ore a bordo piscina, durante le quali mettevamo mamma con le sue gambe nell’acqua verso mezzogiorno tornavamo in camera e Olinda cambiava Mamma per il pranzo.

Verso l’una ci recavamo a pranzo ad un ristorante vicino al Mare e poi nel primo pomeriggio con una piacevole passeggiata ci dirigevamo verso la riva del Mar Rosso, dove sistemavamo Santina sotto l’ombrellone, io facevo il bagno e poi verso le 16,00 ci dirigevamo verso il bar dove facevamo la merenda. Al calar del sole, verso le 17,00 ci dirigevamo alla nostra camera e ci disponevamo alla celebrazione della Santa Messa e del Rosario serale. Verso le 19,30 andavamo a cena ed alle 21,30 terminevamo la giornata a bordo piscina con la recita delle preghiere della sera. Un grande silenzio ed una grande pace animava la notte. Questo sinteticamente era l’orario delle nostre giornate di pace e serenità. Molte volte mi trovavo a contemplare mamma e il suo visino sorridente e a non credere di essere al Mar Rosso! “Ma Santina è qui con me, così lontana da casa, grazie Gesù di questo grande dono!” Durante la vacanza molte volte ho dedicato tempo alla meditazione, come quella di una sera sulle rive del Mar Rosso.

VI. IL SIGNORE MI AIUTERÀ ANCORA DI PIÙ!

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Il sole sta tramontando all’orizzonte, il suo tepore è però ancora presente pur essendo nel mese di novembre. Sono seduto su una poltrona e nella pace della sera guardo quel meraviglioso Mare, che ho conosciuto molto bene la mattina in una meravigliosa immersione subacquea nella quale ho contemplato un paradiso. Migliaia di pesci colorati, nel blu inteso delle acque, pesci di diverse dimensioni e di colori molto vivaci si avvicinano a me, li guardo estasiato, attorno la natura è rigogliosa: pietre, coralli rossi, blu, gialli, acqua cristallina, non mi sembra vero.

E tutto questo a pochi metri dalla superficie, i raggi del sole sembrano giocare con noi e regalano spettacolari riflessi colorati simili a quelli dell’arcobaleno. Sono così commosso ed emozionato che nel profondo dell’immersione, piena di silenzio, recito il Magnificat. Forse è l’esperienza più bella della mia vacanza. Alcune fotografie serviranno a riportare a galla il meraviglioso ricordo. La giornata sta volgendo così al termine e mi sovviene il Magnificat recitato nelle profondità del bellissimo Mar Rosso.

Nella mia meditazione ringrazio Dio di avermi concesso questa esperienza. Dalla mia poltrona vedo la barriera corallina immersa nelle trasparenti acque del mare: il Mar Rosso! La riva non è caratterizzata da spiaggia, ma è un dirupo roccioso che entra nel mare: per scendere a riva si devono percorrere due irte scalette che danno poi in una spiaggietta ghiaiosa. Divieti molto evidenti proteggono il corallo e i pesci presenti in uno dei mari più belli del mondo.

Partendo da queste semplici costatazioni riguardo la bellezza della natura, il mio pensiero si concentra pian piano sul nome Mar Rosso. Tale nome non può non suscitare in me ricordi biblici. Siamo distanti centinaia e centinaia di chilometri dal Mar Rosso della Bibbia attraversato dal popolo ebraico, ma come dimenticare la valenza simbolica per il popolo ebraico e per la storia di Santina.

Il meraviglioso cantico di Esodo 15, il cantico di Miriam è uno dei più antichi brani biblici, ma ha un singolare valore di liberazione anche nella storia del popolo ebraico e una formidabile forza evocativa nella vicenda di Santina. Sono passati ormai alcuni anni dal 18 Luglio 2005, giorno dell’intervento al cuore di Santina, ma mai potrò dimenticare che in quella mattina prima di entrare in sala operatoria, avevamo celebrato la Messa insieme con Mamma, Carolina e P. Luigi, nel reparto della cardiochirurgia. E durante la Liturgia della Parola di quel giorno, quale era il salmo responsoriale? Proprio il Cantico di Miriam: Esodo 15 ed il suo ambientamento al Mar Rosso, quel Mar Rosso al quale ho portato Mamma in questo Viaggio.

Sembra essere una sorta di pellegrinaggio simbolico a quel luogo che cinque anni prima si era posto come profezia della terribile avventura di sangue rosso che Santina avrebbe vissuto, quel sangue rosso che ancora porto al collo come reliquia nascosto in un crocifisso d’oro e che mi aiuta ad interpretare la mia vita di consacrato. Nella Liturgia della Parola di quel giorno ormai lontano si leggeva il brano della liberazione degli ebrei dalla schiavitù d’Egitto e il salmo responsoriale era costituito dal bellissimo cantico di vittoria di Esodo 15: «Voglio cantare in onore del Signore perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare cavallo e cavaliere, mia forza e mio canto è il Signore!».

Nella breve omelia commentavo che Mamma stava per attraversare il Mar Rosso per giungere alla liberazione di una brutta malattia cardiaca! Più che di liberazione , ho capito solo dopo che si è trattato di una autentica trasformazione, di una nuova creazione della Vita di Mamma, una vita tutta evangelica e trasfigurazione. Ecco: esatto! Non si è trattato di liberazione, ma bensì di molto di più si è trattato di trasfigurazione, quella trasfigurazione che attraverso la prova ha acceso in Lei un sorriso di luce! È stata proprio una difficile traversata di un Mar Rosso, rosso di sangue come quello utilizzato durante l’intervento, quello delle diverse piaghe e trafitture…

Le due sponde di questo mare cattivo e infido sono state per mia Madre la preghiera! Preghiera prima di iniziare l’intervento chirurgico il 18 Luglio 2005 e preghiera quando i piedi cominciano a toccare la riva il 10 Aprile 2006. Mamma Santina non era ancora all’asciutto e trascorreranno ancora lunghi mesi di sofferenza, ma i pericoli più gravi erano ormai alle spalle: i centonove giorni di dura traversata, in cui l’anziana donna ha dovuto subire un primo lungo intervento al cuore, un arresto cardiaco, la dialisi, un secondo intervento chirurgico, la tracheotomia, l’alimentazione attraverso una sonda chiamata PEG e far fronte a una brutta infezione generale, senza contare le piaghe di decubito e le flebo. La lunga vicenda di Mamma in Ospedale è durata complessivamente nove mesi: dall’8 Luglio 2005 al 10 Aprile 2006.

Dopo aver trascorso ben 109 giorni nella terapia intensiva del Dottor Luca Lorini, Mamma viene inviata per la riabilitazione all’Ospedale Maugeri di Gussago in provincia di Brescia. È viva, ma completamente stremata, le cure scrupolose ed intelligenti dell’equipe medica ed infermieristica del Dottor Massimo Benigno, coadiuvato dalla bravissima Caterina, la rianimano e la stabilizzano. Mamma lascia così il Centro specialistico bresciano il 30 Gennaio 2006 per giungere alla riabilitazione motoria del Gleno a Bergamo. L’esperienza in questa clinica non è molto felice, anche se con apprezzabili risultati.

Santina lascia definitivamente tale struttura sanitaria per rientrare piena di gioia – pur non più efficiente come prima – alla nostra casa di Città alta il Lunedì Santo, 10 Aprile 2006, dove oggi è accudita dalla bravissima Olinda. Guardo il Mar Rosso e mi dico, ma Santina è qui? Chi avrebbe mai pensato questo cinque anni fa, quando tutti la davano per morta? Il rumore leggero delle onde accompagna le mie assorte riflessioni, che continuo ormai nel crepuscolo mediorientale. È stato periodo di dolore e sofferenza nel quale anche io e mia sorella ci siamo sentiti profondamente coinvolti. Molte volte mi sono sentito anche abbandonato da tante persone che ritenevo amiche, ma altresì insieme a noi si sono coinvolte tante altre persone che in questo libretto vorremo tutte ringraziare. È un’occasione, dunque, di purificazione interiore in cui Mamma Santina è stata la Maestra con la propria vita e con la propria esperienza! La sua sofferenza è stata per me un momento tanto significativo e importante che non posso correre il rischio di dimenticare quanto Lei ha sofferto.

         Per affrontare questa dolorosa trasfigurazione che ha reso Santina un Angelo, dopo aver attraversato il Mar Rosso, Mamma si era preparata con grande rigore e metodo già dal lontano anno 1963, nel quale Santina con forza aveva emesso i voti di Castità, Povertà ed Obbedienza, non in un istituto religioso, ma in una vita di disciplina e sobrietà nella quale mia Madre ha saputo costruire il suo sorriso pieno di luce, un sorriso nel quale è possibile vedere tutta la tenerezza di un Dio buono che non ci lascia mai nel tempo della prova e che ci sostiene con l’esempio. Stringo forte la croce d’oro che ho al collo: è un forziere che contiene la sofferenza di Mamma: il suo sangue, quella sofferenza che Gesù stesso ha sopportato e nella quale ogni dolore, anche quello di Santina, trova il suo senso e significato più pieno!Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze.

il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua.

VENTISEI VIAGGI NEL MONDO

TABELLA DEI VIAGGI DI SANTINA DOPO LA LUNGA DEGENZA IN OSPEDALE
  Destinazione Data Giorni Chilometri percorsi
1 Marina di Massa, Roma 03-15.07.06 13 1290
2 Roma 03-12.12.06 10 1224
3 Marina di Massa 03-10.04.07 06 550
4 Loreto, Roma 29-08.07.07 10 1369
5 Venezia 14-15.08.07 02 476
6 Gerusalemme 4-11.10.07 08 5504
7 Marina di Massa, Pisa 23-29.12.07 07 664
8 Nimes, Lourdes, Nizza 19-25.03.08 07 2200
9 Vienna, Cracovia,Czestochowa, Bratislava 1-8.06.08 08 3117
10 Assisi, Roma, Loreto 1-8.11.08 08 1455
11 Barcellona, Madrid, Genova 22.12-01.09 11 3288 (incluse 329 miglia nautiche in mareBarcellona-Genova)
12 Milano 15.3.09 01 106
13 Torino 22.3.09 01 364
14 Lugano 29.3 09e agosto 2009 02 237
15 Roma e Fregene 5-19.04.09 15 1306
16 Gerusalemme, Nazareth 14-21.05.09 08 5924
17 Gardaland 28-29.06.09 02 184
18 Venezia, Bari, Rodi, Atene,Argostoli, Dubrovnik, Venezia 10-17.08.09 crociera 08 4498
19 Loreto, S. Giovanni Rotondo, Pompei, Roma, Marina di Massa 1-8.11.09 08 1917
20 Genova, Katakalon, Atene, Rodi, Alessandria, Cairo, Herakleon,Messina, Civitavecchia Genova 19-29.12.09 crociera 11+3 (5462 + 669+416) 6547
21 Pasqua a Roma e Fregene 28 marzo–10 Aprile 2010 14 giorni 1360
22 Torino, Ars e Parigi 29.4-3.5 2010 05 1856
23 Gerusalemme, Nazareth 3-10.06.10 08 5924
24 Roma 11-18.07.10 07 1224
25 Genova, Portofino,Ajaccio,Civitavecchia, Salerno, Tunisi,Cartagine, Palma di Maiorca,Tolone, Genova 9-16 Agosto 2010Crociera 08 3824
26 Bergamo – Sharm El sheik 1-8.11.2010 08 5874
  TOTALI   199 62262


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