Il Segreto

   

LA MIA PREGHIERA CON MAMMA SANTINA

Ascolta le litanie recitate con Skype: http://www.youtube.com/watch?v=1HPI2BEJdek

 

Penso che di Santina si possa dire quanto scriveva il Santo Curato d’Ars: “Quando qualcuno ha il cuore puro e unito a Dio, è preso da una certa saovità e dolcezza che inebria, è purificato da una luce che si diffonde attorno a lui misteriosamente. In questa unione intima, Dio e l`anima sono come due pezzi di cera fusi insieme, che nessuno può più separare.Come è bella questa unione di Dio con la sua piccola creatura! E` una felicità questa che non si può comprendere”. (San Giovanni Maria Vianney)
Vedi un commovente istante della vita di Santina su you tube: la notte di Natale 2006, Santina scopre Gesù bambino: http://www.youtube.com/watch?v=RcxnsISVTbY&feature=channel_page

 

Preghiera

Cala Gonone, 30 Agosto 2004

 

Signore Gesù, grazie di queste vacanze con il mio don Luigi.

 

L’acqua chiara e pulita del mare calmo,

le stelle in cielo terso da una bianca e luminosa luna,

la natura verde e rigogliosa di colori e profumi

nella ventilata notte estiva in riva al mare di questa incantevole Isola,

mi dicono che tu esisti e che il creato canta le tue lodi.

 

Nel cuore entra così la pace e la calma

di una vita che ti appartiene tutta.

 

Le liete e spensierate chiacchierate con il mio don Gigi,

il tempo bramato e da lungo desiderato

di assaporare giornate insieme trascorre veloce.

Rimane solo un bellissimo ricordo

di quanto Gesù ci hai donato.

 

Ti prego Gesù mantienilo sempre un bravo sacerdote,

tienilo sotto la tua protezione

Io sono troppo lontana per poterlo fare.

Te lo affido sempre.

Sono certa che Tu mi esaudirai.

Caro Gesù pensaci Tu.

 

Santina

 

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Uno dei frutti più significativi della sofferenza e del dolore di mamma, per la mia vita spirituale, è il dono della preghiera con Lei. E’ una preghiera semplice, quotidiana e sistematica che accompagna e conforta la nostra vita dal maggio 2006. Io a Roma e Lei a Bergamo preghiamo insieme per almeno quattro volte al giorno. Tale orazione avviene attraverso il computer. Un programma di videoconferenza ci permette di vederci e di parlare per tutto il tempo che noi vogliamo.

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La nostra vita di preghiera quotidiana inizia la mattina alle ore 8.00. Olinda – la badante peruviana – accende il computer e noi iniziamo le preghiere. Sono le stesse semplici ed umili preghiere che da piccolo recitavo con Lei. Ti adoro mio Dio… un ricordo per i figli di Carolina ed Olinda, un Angelo Dio in protezione di mamma e della signora sudamericana, pater-ave-gloria, L’eterno riposo, Gloria al padre: ecco le nostre preghiere che durano più o meno cinque minuti. A metà mattina attraverso ancora skype (il programma internet del computer) recitiamo un breve  Angelo di Dio prima di riprendere il nostro lavoro.Nel pomeriggio si svolge la nostra preghiera più lunga. Sono circa quarantacinque – cinquanta minuti di preghiera insieme. E’ ormai una sorta di sperimentata liturgia che puntualmente ogni giorno si ripete. Iniziamo con il rosario. Ogni decina è preceduta da un bacio ed una carezza; mamma contraccambia con un grande e solare sorriso. “Ti voglio bene! Grazie di avermi fatto nascere! Grazie di avermi dato la vita! Coraggio! Non ti scoraggiare mai!” Queste sono le semplici frasi che grido a mamma e Lei risponde con sorrisi, baci e alcune brevi espressioni inarticolate. Nelle mani ha la corona del rosario bianca. E’ un regalo del Papa! Lentamente i grani della corona scorrono. Le cinque decine hanno sempre i soliti cinque motivi. Iniziamo il primo mistero con la preghiera per la salute e la serenità di mamma. Nel secondo mistero preghiamo per il mio sacerdozio, il terzo mistero è dedicato a Carolina ed alla sua famiglia. La quarta decina è sempre una preghiera per la salute di Olinda e per i suoi figli. L’ultimo mistero lo recitiamo per tutti coloro che si affidano alle nostre preghiere, per i malati, per i nostri benefattori. E’ un tempo di serenità ed intimità. Il nostro dialogo quotidiano è solo preghiera, è intessuto dalla più semplice preghiera di un rosario sussurrato con la poca forza della voce. E’ una preghiera austera e semplice, ma piena di fascino, il fascino di trascorrere alcune ore liete insieme nell’incontro con Dio. Passata la prima mezzora, lo schermo del computer si spegne ed allora mamma con la mano muove il mouse per riattivare lo schermo. E poi inizia la parte più commovente delle nostre preghiere: la recita delle litanie. Ho deciso di scrivere perché mamma dopo circa due anni torna a rispondere a tutte le litanie. E’ un rantolo, talvolta sofferto, talvolta gridato, ma pieno di sacra devozione. E’ faticoso intendere l’espressione storpiata e sgraziata che dice Prega per no,i ma io credo che in Paradiso, quando la Santina risponde “prega per noi” si fa silenzio e con commozione si ascolta il suo grido di preghiera, perché il Signore ascolta il grido del povero. La preghiera si sta avvicinando al termine con l’ascolto ogni giorno di un breve brano di Vangelo. Abbiamo letto tutto il Vangelo di Giovanni in questi anni ed ora stiamo leggendo quello di Luca. E’ il momento della benedizione, che mamma devotamente riceve. Siamo rimasti in linea cinquanta minuti. Tempo meraviglioso che dà forza e senso a tutte le giornate che si riempiono di gratitudine, gratitudine per una mamma che a ottantadue anni insegna ostinatamente preghiera, una preghiera che forse per un po’ di paura non avevo mai vissuto così intensamente con Lei. Sono convinto che questi semplici momenti costituiscono una sorta di punta di diamante del nostro rapporto di fede e chiedo a Dio che essi continuino ancora per un bel po’ di tempo e che mi aiutino a vivere bene come Lei vive.Arriva sera e attorno alle ore venti, per l’ultima volta il computer torna a collegarsi con Bergamo da Roma. E’ arrivato il momento delle preghiere della sera. Sono le stesse che Lei quando eravamo piccoli ci faceva recitare. Sono rimaste nel mio cuore ed oggi sono io a guidare quella meravigliosa preghiera. Lo schema è simmetrico a quello della preghiera mattutina: Ti adoro mio Dio, Pater-ave-glora, Angelo di Dio, L’eterno riposo. La sera, le preghiere durano un pochino di più e si concludono con il tradizionale atto di dolore:  O Gesù d’amore acceso non ti avessi mai offeso… il volto di mamma è ormai stanco dopo una giornata intensa vissuta tra mille impegni e reclama riposo notturno. “Buona notte mamma, ci vediamo domani!!” “Buona notte Luigi!” Il computer si spegne, si riaccenderà dopo la notte, alle sette del mattino, per dare a noi la possibilità di vederci e di pregare nuovamente insieme.Questo è il segreto di tutte le 250 pagine seguenti: mamma ha vissuto tutta la sua sofferenza nella trama di una continua preghiera. Per leggere correttamente ognuna di quelle pagine si devono immergere nella preghiera continua. Questa semplice preghiera è quotidiana, ma oltre questa nostra orazione, suor Alfonsa porta alla mamma l’Eucaristia tutti i giorni alle ore 9.00 e poi alle ore 10 mia madre ed Olinda partecipano alla messa. Dunque sembra essere davvero una vita di intensa preghiera, nelle grandi feste cerchiamo di recitare con skype anche i vespri. Tali giornate sono impregnate di preghiera e mamma è contenta quando può pregare.
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L’Eucaristia è sempre stata poi il punto focale della nostra vita di questi due anni, le date più importanti sono state sempre caratterizzate dalla partecipazione alla messa. Come potrete vedere abbiamo celebrato la prima messa di questo lungo calvario il 18 Luglio 2005, giorno dell’intervento; nei giorni seguenti all’arresto cardiaco celebravo la messa da solo a casa e poi portavo un piccolo frammento di Eucaristia nella Terapia Intesiva e davo a lei furtivamente la Comunione. Appena sveglia dal coma, mamma chiede di andare a messa, uscita dalla terapia intensiva, la prima messa che mamma segue per intero avviene a Gussago nella Terapia semi-intesiva. Poi è una continua catena di celebrazioni eucaristiche: i tre compleanni 2005-2006-2007 hanno al loro centro la celebrazione eucaristica, naturalmente Natale, Pasqua e le grandi feste. Vi sono poi le celebrazioni eucaristiche celebrate in casa. Il sabato e la domenica, quando sono a Bergamo, la santa messa ci ha sempre accompagnato e non ci siamo mai allontanati da questa celebrazione.
 
 
 
 
 

 

Mamma si accosta anche al Sacramento della Riconciliazione, forse dalla dubbia validità perché non so se ciò che confessa si possa ritenere peccato o sia motivo invece di merito. Mamma si confessa da me per Natale, Pasqua, per la festa dell’Assunta, una celebrazione abbastanza frequente e suggestiva!
L’altro grande sacramento che ha nutrito la spiritualità di mamma è stato l’Unzione dei malati, che abbiamo celebrato il 9 ottobre 2007 a Gerusalemme alla basilica del Santo Sepolcro con grande devozione e commozione e con un grande senso di festa e ringraziamento… per chi volesse qui di seguito viene riportata la dispensa del viaggio contenente abbondante materiale fotografico e le singole giornate del viaggio:
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Infine moltissimi sono i nostri pellegrinaggi, quasi ogni viaggio è per noi un pellegrinaggio a partire dal grande viaggio a Gerusalemme e Betlemme,per giungere a quello di Lourdes, Loreto, Roma a san Marco a Venezia. Fino a giungere all’incontro con il Santo Padre. Mamma ha fatto anche la madrina alla cresima di Martina. Siamo andati anche a far visita ai piccoli santuari mariani nelle domeniche del maggio 2006 e 2007! Sembra che la vita mi mamma pulsi preghiera e produca preghiera.
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Anche quando mamma era in stato di semi-coma aveva nelle mani la vecchia corona del rosario, che ora mia sorella Carolina custodisce gelosamente! “Non morirò ma resterò in vita ed annuncerò le meraviglie del Signore” Vicino al letto di mamma mi raccoglievo con le parole di questo salmo in preghiera. I medici ci dicevano che per risvegliare mamma occorreva mettere un piccolo auricolare e nell’auricolare cosa ascolta mamma: rosario, lodi, vespri compieta… recitate da me e le preghiere recitate dai nipotini. Preghiera dunque è il segreto del libro ed è segreto della serenità di questi due anni. Preghiera e sorriso ha risposto Santina a mio cugino Giuseppe che chiedeva a lei il segreto della sua lunga vita in pace.Tutto questo clima di preghiera si inserisce nelle preghiere che abbiamo chiesto in questi due anni a dieci monasteri di clausura.
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 Chi prega si salva, chi non prega si danna… E se guardiamo agli scritti di mamma ed alla sua testimonianza nei diari, qui tutti raccolti, vediamo che questa è la regola della vita per la quale  Roccia del suo cuore è Dio  e la Speranza in cui Ella ostinatamente pone fiducia non delude!
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